Urbani: “Guardia alta su territorio e sociale”
“Missione compiuta” per Alfonso Urbani, sindaco di Brezzo di Bedero dal 2010 che non si ricandida per il secondo mandato, lasciando il posto al suo vice, Daniele Boldrini. «Abbiamo rispettato i principali punti del programma elettorale del 2010 – ha ricordato al telefono Urbani – . Si trattava di una serie di proposte prevalentemente incentrate sui servizi ai cittadini. E ci siamo riusciti in un momento così difficile per le finanze locali».
Ma allora perché lasciare proprio ora? «Motivi professionali» ha ricordato Urbani, 55 anni medico luinese che lavora nell’ospedale cittadino: molto lavoro, nuovi impegni professionali da assolvere: troppo per chi deve amministrare un paese che si snoda dal monte al Lago, con poco più di 1200 residenti nella stagione invernale, che diventano però oltre 5.000 quando arriva l’estate. Turisti, tanti, soprattutto dall’Olanda e dalla Germania a cui è necessario offrire servizi, gli stessi pretesi dai residenti nel resto dell’anno.
Quindi, come sono andati questi cinque anni? «Siamo riusciti a dare risposta a due questioni sentite dai cittadini. In primo luogo gli ambulatori: ne abbiamo realizzato uno a Bedero, in centro paese. Un altro è stato ristrutturato a Brezzo. Poi la questione dei parcheggi: anche in questo caso abbiamo realizzato un’opera, quella in centro, che ha dotato il paese di circa 30 posti auto in più».
Cosa cambia quindi a Brezzo di Bedero? Come vede i prossimi 5 anni? «Personalmente manterrò l’impegno in consiglio comunale – conclude Urbani – . Credo che le chiavi di azione devono muoversi su due fronti: la valorizzazione del territorio e la sensibilizzazione del sociale».