Il Pd contro Pellicini: “Usati i soldi di Palazzo Verbania per le asfaltature”

bragnuolo__luinoRiceviamo e pubblichiamo la nota firmata da Stefano Bragnuolo, il Segretario PD del Circolo di Luino.

Le nostre impressioni sulla reale operazione che il Sindaco Andrea Pellicini ed il Vice sindaco Alessandro Casali hanno voluto compiere a tutti i costi su Palazzo Verbania, oggi, 14.05.2015, si sono palesate ufficialmente:

Ottenere il finanziamento da parte di Regione Lombardia, tramite l’intesa e la convenzione firmata con Roberto Maroni, per chiudere il bilancio e per avere a disposizione soldi per fare lavori pubblici promessi e mai realizzati in 5 anni. Opere che, guarda caso, si stanno realizzando in questi giorni di campagna elettorale.

Sono stati lo stesso Casali ed il consigliere comunale leghista Edoardo Duratorre, nelle loro pagine di facebook, a dichiararlo pubblicamentecon tanto di commenti da parte di cittadini che li hanno accusati di aver messo mano ad alcune opere solo a 20 giorni dal voto elettorale. Leggere per credere, anche se appare difficile crederlo.
Noi ci chiediamo, a questo punto, il fiore all’occhiello del programma di Pellicini, cioè la ristrutturazione di Palazzo Verbania sbandierato per giorni sui giornali come l’opera del secolo a Luino, chi lo pagherà se i soldi sono stati spesi diversamente? Quale formula amministrativa si troverà, verranno magari coperti, questi lavori, con i ristorni dei frontalieri?
Come da mesi vado dicendo insieme al mio gruppo del PD, si è per l’ennesima volta palesata l’inconsistenza politico-amministrativa del sindaco Pellicini, che in questi anni non ha saputo gestire il Comune facendo promesse e trincerandosi dietro un muro, escludendo la città dai fondamentali processi decisionali.

Il Partito Democratico di Luino, alle prossime elezioni Amministrative cittadine con una scelta carica di responsabilità e coraggio ha ritenuto opportuno invece intraprendere un percorso di condivisione e partecipazione, dimostrando una maturità politica che va ben oltre le semplici regole politico-amministrative.
Ci voleva un cambio di marcia perché abbiamo ad un impoverimento e un abbandono del dialogo con la cittadinanza, ad un assenteismo quasi totale nei processi decisionali e rappresentativi che hanno portato ad un venir meno della funzione fondamentale dell’Amministrazione pubblica: il buon Governo cittadino, quali che siano i partiti che sono al timone.
La domanda che noi ci siamo posti è: come facciamo e come possiamo noi del PD, con le nostre idee, i nostri obbiettivi e le nostre storie, rimanere attivi in un percorso che cambi e stravolga il modo di amministrare, ascoltando e recependo i forti messaggi di disagio e criticità che la popolazione, in vario modo, ha manifestato contro il sindaco Pellicini e il suo modo di amministrare Luino?

La risposta è stata semplice: ascoltare e aprirci nella maniera più organica possibile non solo ad un elettorato di centro-sinistra, ma anche a tutti coloro che sono disposti a condividere un progetto che coniughi ogni realtà presente sul territorio, costituendo una  lista civica – “L’altra Luino”  – in cui appartenenze politiche diverse, competenze ma soprattutto voglia di cambiare si sono coniugate intorno ad un programma serio e completo.

La scelta di sostenere in questo percorso il Dott. Franco Compagnoni, professionista noto e stimato a Luino, è la sintesi ottima di colui che dialogando con tutte le forze presenti, più di tutti può coniugare questa reale opportunità nel voler cambiare il modo di fare Amministrazione, esponendosi in prima persona ma supportato da coloro che per primi hanno creduto che questa fosse la strada giusta per Luino e i Luinesi.

Ed io per primo, come segretario cittadino, ho creduto in questo progetto, cercando il dialogo costruttivo con tutti, sapendo che la sfida è importante e che bisogna raccoglierla: come PD di Luino, essere partecipi attivamente e costruttivamente al progetto è stata la scelta ritenuta di grande responsabilità e non come alcuni nostri detrattori vanno dicendo di “debolezza”.

Coloro che lo stanno dicendo sono coloro i quali, per semplici scelte personalistiche e opportunistiche, hanno declinato l’invito a partecipare e condividere il percorso, non avendo compreso che questa è e sarà la giusta direzione per una svolta radicale. La sua reale concretizzazione la si vede nei toni sempre più forti e accesi che Andrea Pellicini e alcuni suoi candidati usano, cercando in tutti i modi di screditare soprattutto a livello personale alcuni candidati, cercando uno scontro mediatico e una provocazione al quale ci sottraiamo. Non si addice al nostro stile e agli attacchi personali preferiamo la costruzione ed il bene comune.
In queste settimane lo sforzo massimo lo stiamo mettendo nel spiegare il nostro programma, a condividerlo, dicendo ai luinesi che ci sono persone in cui credere e che meritano la fiducia dei cittadini. L’invito che rivolgiamo a tutti i cittadini è di credere in questo tentativo di costruire una “casa comune e trasparente”, sostenere la lista “L’altra Luino” e la scelta fatta anche dal PD locale e dei suoi candidati. Noi riteniamo che sia veramente giunto il momento di dare una svolta al modo di governare Luino.
Pensare di rimanere a casa e non andare a votare come qualcuno professa in questo momento storico è la cosa peggiore che si possa fare, perché così facendo si fa un torto oltre che a se stessi, all’intera popolazione che sicuramente si merita ALTRO rispetto a quanto visto in questi ultimi cinque anni.

Stefano Bragnuolo
Segretario PD
Circolo di Luino