Zappamiglio (Fare Comune): “Partecipazione e sicurezza per Gorla”

piero zappamiglioPietro Zappamiglio 38 anni, sposato e con due figlie di 6 e 4 anni è il candidato di Fare Comune, una nuova lista nata in pochi mesi per contrastare l’ormai ventennale dominio di Insieme per Gorla. Ingegnere civile libero professionista, è consigliere comunale dal 2005, assessore all’urbanistica nell’ultimo mandato con Insieme per Gorla, lista dalla quale è fuoriuscito con le dimissioni presentate a marzo scorso. Dal 2009 è membro del collegio di vigilanza di Pedemontana e da qualche mese è presidente dell’Ato provinciale. Non ha mai avuto tessere di partito e si definisce un oderato di area cattolica e liberale.

Com’è nata la lista Fare Comune?

«Fare Comune è un progetto nato da un gruppo di persone che hanno a cuore l’amministrazione di Gorla Maggiore. Al suo interno si è creato un mix tra persone con esperienza amministrativa e nuovi volti. La base ideale della lista si fonda sulla trasparenza , la condivisione e la partecipazione. L’obiettivo è quello di avvicinare i cittadini alle vicende amministrative: istituendo le commissioni come quella del bilancio, utilizzando le piattaforme web per favorire la partecipare oltre alle assemblee pubbliche. Siamo pronti anche a scelte referendarie su tematiche ambientali.

Come sarà composta la squadra di governo?

Nel caso in cui vinceremo le elezioni non ci saranno assessori esterni ma saranno scelti all’interno del gruppo consiliare, inoltre verranno assegnate deleghe anche ai consiglieri. Abbiamo stabilito di assegnare agli assessori quattro deleghe: bilancio e sicurezza, lavori pubblici, servizi sociali, istruzione e cultura. Il sindaco terrà urbanistica, discarica e sport. Quest’ultima delega verrà poi ripartita tra i consiglieri».

Cosa vi differenzia dalla lista Insieme per Gorla?

Prima di tutto la centralità della famiglia. Vogliamo introdurre il quoziente familiare in tema di fiscalità abolendo la Tasi sulla prima casa. La consideriamo una tassa iniqua perchè si basa sulla rendita catastale e assomiglia ad un’imposta patrimoniale. Abbiamo calcolato 188 mila euro di gettito che recupereremo dalla diminuzione delle posizioni organizzative e delle indennità di premio dei funzionari. Diminuiremo alcuni sprechi come la telefonia, il periodico comunale, la cancelleria. Continueremo a mantenere, infine, la riduzione dei compensi degli amministratori e rinuncerò a 10 mila euro di emolumento da sindaco per creare un fondo dedicato agli studenti. Come usare questi soldi lo decideranno i cittadini in base alle proposte dell’amministrazione.

Come gestirete la questione discarica?

Nel 2013 regione ha deciso di permettere il conferimento di 1 mln di metri cubi in più. Non ci piace, vogliamo rivedere le criticità tecniche di questo progetto. Vogliamo mettere in sicurezza e chiudere definitivamente il prima possibile.

Pedemontana, la questione delle compensazioni ha tenuto banco in questi giorni.

C’è chi sta facendo campagna elettorale approvando le compensazioni ambientali. Io metteró in discussione questa convenzione in cui Pedemontana dice che se non ha i soldi non li darà. Riguardo al fatto che Gorla Maggiore ha ottenuto solo 283 mila euro non dipende dal collegio di vigilanza ma dai criteri imposti dal Ministero dell’Ambiente che stabilisce compensazioni in base a consumo di suolo. Ricordo che fui votato in rappresentanza di un territorio sovracomunale e non per difendere solo gli interessi di Gorla Maggiore. Infine vorrei precisare che al paese sono già arrivati, nel 2011, 1,9 mln di euro per risolvere il problema delle interferenze che ci ha permesso di fare importanti opere di fognatura e una rotonda con altri 600-700 mila euro. Per un totale di quasi 3 milioni di euro.

Puntate molto sul fattore sicurezza. Gorla Maggiore è un paese a rischio?

Questo tema ci sta a cuore. Droga, prostituzione e furti sono fenomeni in aumento sul nostro territorio. Puntiamo ad un maggior controllo del territorio aderendo al progetto di valle per l’associazione di servizi come quello della Polizia Locale. Importante anche il progetto di installazione di telecamere di videosorveglianza agli ingressi del paese, quelo di controllo di vicinato e quello per l’acquisto di due droni da mettere a disposizione delle forze dell’ordine.