Compagnoni: “Occorre rimettere in sintonia la città”

franco__compagnoni«Sono Franco Compagnoni, 55 anni, Medico Cardiologo Internista all’Ospedale di Luino dalla fine degli anni ’80. Risiedo a Maccagno».

La guida della lista “L’altra Luino”, Franco Compagnoni, si presenta nella penultima delle interviste elettorali realizzate da Varesenews per Luino.
Un “esperimento politico”, un “incubatorio di idee”, come molti hanno descritto questa lista, che contiene diverse anime che si propongono come alternativa per la città.

Quali sono le sue precedenti esperienze amministrative?
«Dalla metà degli anni ’90 ho operato come Amministratore pubblico degli Enti Locali in qualità di Assessore e Vice Sindaco del Comune di Maccagno, Assessore della Comunità Montana Valli del Luinese per un decennio, Assessore Vice Sindaco del Comune di Luino».

Perché ha deciso di candidarsi?
«Ho deciso di candidarmi per un motivo molto semplice: per essere davvero e finalmente interprete dell’Altra Luino. Non c’è da parte mia alcun ripensamento sull’esperienza amministrativa che ho svolto, ma sento l’esigenza di riprendere un percorso che nel contesto della compagine uscente non sono riuscito a completare. L’obiettivo è anche quello di assolvere il mandato interpretando il massimo della rappresentatività, realizzando la più ampia partecipazione possibile. Il nome della nostra lista, “L’altra Luino”, vuole proprio indicare questo approccio che punta a rappresentare tutti i cittadini, nelle loro diversità e peculiarità».

In che modo ha scelto i componenti della sua lista?
«Posso dire che i componenti si sono scelti da soli, nel senso che decidere di partecipare ad un progetto civico puro, provenendo da diverse estrazioni ed idealità politiche, ha comportato di per sé l’esigenza di una scelta più approfondita rispetto ad una semplice adesione. Questo elemento è paradossalmente diventato il cardine di una coesione quasi impensabile rispetto alle diversità, a garanzia di vera integrazione e completamento reciproco».

Quali sono le priorità della città?
«C’è una prima priorità amministrativa: ossia che amministrati e amministratori siano più sincroni, in grado di essere in sintonia tra di loro. L’esperienza di questa sorta di “polverizzazione” in 5 liste dimostra che questa capacità di aggancio sociale è mancata, e va a tutti i costi recuperata.
Le priorità pragmatiche sono infinite, ma sono ben rappresentate dal fatto che il Comune ascolti sé stesso. Volendone indicare una più generale non possiamo prescindere dallo stato di abbandono nel quale versano le tante e articolate periferie di Luino».

Indichi le prime tre decisioni che prenderà una volta eletto sindaco
«Mi risulta difficile elencare le prime 3 decisioni che prenderò, perché nel leggere questa domanda mi viene da chiedere perché non le prime 10, o le prime 30. Ci sono a mio avviso tantissimi ambiti nei quali non è possibile attendere e per i quali l’intervento, se mi sarà data la possibilità di amministrare questa città con i componenti della mia lista, dovrà essere immediato.
In generale, credo però che il primo passaggio sia quello di mettersi in sintonia con la Città, ricercando una partecipazione ed una sintonia ottimali. Mi piace affermare che il Comune può aiutare solo se a sua volta è aiutato dai Cittadini, che devono in questo senso riappropriarsi del palazzo comunale e non vederlo come una entità amministrativa lontana dalle proprie esigenze e dalla propria vita quotidiana».

Come vede la città fra cinque anni?
«La parte finale del nostro programma amministrativo è intitolata “Progettiamo insieme il futuro di Luino”. Intendiamo, nel corso del prossimo mandato, elaborare un progetto di città che sia condiviso e raccolga le esigenze dei cittadini, di Associazioni, Ordini e Organizzazioni. Tra 5 anni vedo quindi una città caratterizzata da una maggiore condivisione tra i suoi attori e i cittadini, già uniti al lavoro per disegnare quella che sarà la Luino che andremo a mettere a disposizione delle generazioni a venire»

Che opinione ha della campagna elettorale?
«Ogni campagna elettorale ha dei denominatori comuni, ma è inesorabilmente figlia dei propri tempi. La frammentazione delle liste testimonia la consistenza di un disagio dei cittadini che si è reso palese, portando alla ricerca di plurime rappresentatività: tutto questo, inevitabilmente, genera diversi pareri e sentimenti.
E’ difficile far emergere le peculiari caratteristiche delle compagini, senza abbinarle ad una gara personalistica tra candidati a sindaco, soprattutto se di questi ultimi, come nel nostro caso, ben quattro provengono dalla medesima precedente amministrazione».

Un suo motto, una frase per convincere gli elettori:
«“Liberi di condividere l’Altra Luino con Franco Compagnoni”: consapevolezza e partecipazione quali indispensabili elementi di libertà».