Ielmini: «Si è fatto troppo poco, Laveno deve risorgere»

ielimini__2«Ho 69 anni, maestro per oltre 30 anni alla scuola “elementare” di Mombello, ora pensionato, sposato e padre di 7 figli e nonno di 8 nipoti, residente a Laveno Mombello».

Ercole Ielmini è l’ultimo dei candidati alla poltrona di sindaco intervistato da Varesenews per le elezioni del prossimo 31 maggio. Si presenta con la lista “Centrosinistra e lista per Laveno Mombello e Cerro”.

Quali sono le sue precedenti esperienze amministrative?
«Sono stato consigliere comunale nel 1970, assessore nel 1972, capogruppo della Dc dal 1975 al 1980, sindaco dal 1980 al 1990, presidente della Comunità montana della Valcuvia dal 1991 al 1994, sindaco dal 2005 al 2010, consigliere comunale dal 2010 al 2015».

Perché ha deciso di candidarsi?
«Il circolo del PD e il gruppo consiliare Centrosinistra mi hanno sollecitato ad accettare la candidatura a sindaco ritenendo che la mia esperienza possa servire ad affrontare bene la grave situazione in cui versa il Comune».

In che modo ha scelto i componenti della sua lista?
«Dal questionario inviato un paio di mesi fa ai nostri concittadini sono emerse indicazioni che hanno portato ad individuare l’attuale lista nella quale sono rappresentati i vari rioni comunali, molte professioni, le diverse fasce d’età e preziose competenze».

Quali sono le priorità della città?
«L’impegno è di attenerci a quanto emerso dal questionario, e cioé: servizi sociali alle famiglie, tutela del territorio, efficienza energetica e incentivazione nuove fonti di energia alternativa, turismo».

Indichi le prime tre decisioni che prenderà una volta eletto sindaco
«Migliorare servizio di vigilanza specie nei fine settimana, più efficiente servizio di pulizia al centro e nei rioni a favore dei cittadini e dei turisti, modifica dell’orario dei parcheggi a pagamento e lo sconto per i residenti».

Come vede la città fra cinque anni?
«Se governata dalla mia lista, l’impegno è quello di far “risorgere” il nostro Comune che ha tante bellezze, tanti spazi, tante idee e molte capacità, da mostrare e da sostenere, anche con il coinvolgimento delle associazioni presenti nel Comune».

Che opinione ha della campagna elettorale
«Come nel 2010, (e i cittadini lo ricorderanno bene!) la lista Centrodestra e indipendenti, della candidata Giacon, continua a usare metodi, messaggi, provocazioni e scandalismi che non ci appartengono. Noi non eviteremo di rispondere perché vogliamo che i cittadini conoscano la verità e non le forzature demagogiche, provocatorie e offensive. Con la lista”Una nuova visione” della candidata Martelossi e con la lista “Nuove frontiere” del candidato Biddau, tutte e due riconducibili al centrodestra, i rapporti sono stati, finora, corretti e leali».

Un suo motto, una frase per convincere gli elettori
«Vien voglia di dire “Meno tasse per tutti” perché in questi ultimi cinque anni la giunta Giacon ha applicato al massimo ogni tassa comunale combinando proprio poco e non rispettando il patto di stabilità! Preferisco”Mettiamo il Bene in Comune” perché la mia lista vuole occuparsi e perseguire il bene dei cittadini anche educandoli alla partecipazione e rendendoli protagonisti della vita del Comune».