Porro: "Abbiamo fatto tanto e bene, si deve proseguire con Licata"
«Abbiamo fatto tanto e bene; chi dice che la città di Saronno è arrivata a un degrado mai visto prima e che si vivono problemi di sicurezza estrema, credo che non dica la verità». Il sindaco di Saronno, Luciano Porro, a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato incontra i giornalisti “armato” di fogli per rispondere a diverse polemiche emerse in questa campagna elettorale. Polemiche che riguardano i suoi cinque anni di governo della città, sulla sicurezza, sulle scarse risorse economiche. Ma soprattutto cerca anche di lanciare un appello a favore del suo successore, il candidato del centrosinistra Francesco Licata.
«In questi anni come maggioranza di centrosinistra abbiamo governato facendo una politica sobria e con metodi garbati che per noi erano e sono una regola – ha spiegato Porro -. A noi piace una politica efficiente e della quotidianità senza che sia una politica urlata come avvenuto in queste settimane di campagna elettorale. In questi anni sono stato oggetto di attacchi vigliacchi, anche attraverso metodo irriguardosi è vergognosi con cui sono stati tiranti in ballo membri della mia famiglia. Io ho sempre resistito e sono orgoglioso di non aver risposto urlando».
«C’era qualcuno che diceva non avremmo mangiato nemmeno il primo panettone ma di Natali ce ne sono stati tanti -, ha spiegato il sindaco uscente -. Io penso che in questi cinque anni, considerando le difficoltà economiche, abbiamo fatto tanto e bene. Chi dice il contrario dice il falso e non rende giustizia all’impegno di tante persone. Rivendico con orgoglio quanto fatto da questa amministrazione: sono in politica da 1980 e a livello cittadino non ho mai visto una situazione così complicata. Ammetto che alcune cose del programma elettorale non sono state realizzate, ma solo per la difficile situazione a livello nazionale. Non sono scuse, non è piangersi addosso. Ogni comune ha subito tagli impressionanti e tutti i comuni hanno dovuto contribuire a sanare le finanze pubbliche. Solo in questi anni abbiamo subito tagli per otto milioni di euro. Eppure di cose ne abbiamo fatte tante, sono sotto gli occhi di tutti, dalla tanta manutenzione alle opere».
Ed ecco che durante l’incontro coi giornalisti arriva anche l’appello al voto di domenica che vede fronteggiare Licata con il centrodestra guidato dal leghista Alessandro Fagioli: «Al ballottaggio ci sono due esponenti di mondi diversi, nello stile e nel fare politica. Mi appello ai moderati saronnesi che abbiano senso della coerenza. A livello locale abbiamo assistito a salti mortali che nella prima parte della campagna elettorale erano impensabili (porro si riferisce all’appoggio esterno dato da Saronno al centro a Fagioli, ndr). Mi pare di assistere ora a degli abbracci incoerenti. Tante persone non sono nuove a questi atteggiamenti pur di raccogliere consensi di persone antidemocratiche».
«Siamo al termine di questi cinque anni. Mi appello ai cittadini saronnesi che evitino di consegnare la città a persone estremiste che non hanno una grande coerenza. Saronno ha dimostrato quanta bellezza ha da dare – conclude -. Per quanto mi riguarda finisco di fare il sindaco e poi continuerò a essere cittadino europeo, un lavoratore e una persona che con la propria famiglia che cerca di vivere al maglio la propria città. Auguro tutto bene il possibile al futuro sindaco e alla sua compagine. Il mio è un richiamo ai principi della democrazia all’antifascismo e alla coerenza».