Il passo indietro sul Mossolani fa infuriare la Lega
La maggioranza si prepara ad un passo indietro sul progetto del nuovo Mossolanima, come ormai ci ha abituato in questi anni, gli ingranaggi della comunicazione fra gli alleati non sembrano girare tutti alla stessa velocità. Accade così che se una parte della maggioranza dà la scelta per fatta, ce n’è un’altra che deve ancora decidere e, ancora, il sindaco Guido Colombo che dice di aver appreso il tutto leggendo il giornale la mattina.
La scelta riguarda un elemento di critica che già tutti i candidati di opposizione avevano fatto presente alla maggioranza e riguarda i tempi di approvazione. La corsa dell’amministrazione per dare il via libera al progetto sul nuovo centro sportivo polifunzionale prima della fine del mandato è sembrata una forzatura anche alla candidata sindaco di centro destra Martina Pivetti che ha chiesto alla coalizione di fare un passo indietro e ora sembra soddisfatta: «pur confermando la mia opinione riguardo la bontà dell’operazione al Mossolani così come portata avanti dall’amministrazione – spiega Pivetti – ritengo opportuno, anche dopo aver ascoltato la cittadinanza, che la decisione venga rimandata».
Un’opzione portata al vertice di maggioranza di mercoledì sera che, però, era ancora in attesa che si sciogliessero le riserve della Lega Nord che, con l’assessore Barcaro in particolare (che sembrerebbe aver accolto molto male la notizia), ha portato avanti con determinazione il progetto fino ad ora. Per questo gli alleati non hanno apprezzato l’uscita anticipata della questione sulle pagine del quotidiano La Prealpina per una decisione che deve essere ancora discussa dagli iscritti del Carroccio.
Anche il sindaco Guido Colombo ne è contrariato. «Personalmente ritengo un errore non portare avanti questo progetto che è costato tempo e sacrificio e che si inquadra in un intervento molto più ampio di rilancio della città. Posso comprendere la posizione dei candidati sindaco di opposizione che la buttano in politica ma le segreterie di maggioranza e la presidente del consiglio stessa hanno condiviso ogni passo di questo progetto fino ad adesso, perciò non capisco questa scelta. Ora attenderò la posizione ufficiale delle segreterie politiche, di sicuro questa uscita anticipata la giudico impropria e il segno di qualcuno che vuole calcare la mano sulla decisione». Parere confermato anche dal segretario leghista Bruno Specchiarelli: «non ho compreso questa fuga in avanti, noi come un partito serio ci eravamo presi il tempo di discutere in sezione e trovare una mediazione. Adesso vedremo come comportarci».
Rivendica la decisione Marcello Pedroni, responsabile di Forza Italia per gli enti locali e uomo forte del partito sommese: «L’opera è da fare ed è prioritaria. Sono tutti d’accordo – spiega -. Ma onde evitare retropensieri la candidata ha chiesto di affidare i lavori dopo le elezioni. Del resto la coalizione che si presenterà alle elezioni è più ampia dell’attuale e della sola Lega Nord. Dobbiamo trovare una mediazione».
«Il parziale dietro front del centro destra e del candidato sindaco Pivetti, sulla vicenda del nuovo centro ricreativo Mossolani ci fa piacere – commenta Stefano Bellaria, candidato sindaco del centrosinistra -. E’ una vittoria dei cittadini sommesi che in queste settimane hanno fatto
sentire la loro voce attraverso la raccolta delle firme, la presenza alla commissione territorio e la presa di posizione durante le varie assemblee di quartiere. Non è una novità: è lo stesso film visto sulla vicenda dei boschi di Via Giusti. La maggioranza fa da sola e i cittadini sono costretti ad inseguire e a farle cambiare idea. La vera partecipazione prevede, soprattutto sulle vicende importanti come quella del Mossolani, un coinvolgimento preventivo di associazioni, quartieri, cittadini. Resta però intatto il problema politico di fondo: per noi, il nuovo centro Mossolani non è la priorità. Lo abbiamo detto più volte: investiamo maggiormente nelle scuole, nelle palestre, nella piscina, nei parchi ed in tanti altri interventi manutentivi che migliorano la vita quotidiana dei sommesi del capoluogo e delle frazioni. Ci sono infatti, a nostro avviso, modi migliori per spendere 6.300.000€».