Taldone: "La giunta vivacchia di espedienti mediatici"
Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma di Giuseppe Taldone, uno dei candidati sindaci di Luino
Prendo spunto da una lettera pubblicata su sul giornale online Varesenews dal titolo “pista ciclabile o… terra dei fuochi?” dove una lettrice racconta cosa le è successo percorrendo la nuova pista ciclabile appena inaugurata a Luino.
Partendo dalla stazione racconta un susseguirsi di problemi: buche non sistemate ma semplicemente mascherate con della vernice, carenza di barriere protettive in tratti a rischio di caduta, cumuli di rifiuti accatastati e maleodoranti in zone dove il verde dovrebbe essere l’unico protagonista.
Ed infine la domanda: possibile che si fanno cerimonie sfarzose e poi si nasconde la polvere sotto il tappeto? In effetti questo è il problema! Pellicini sembra sempre di più interessato all’apparire e poco all’essere. Sembra concepire il Comune come un palco sul quale ricevere sempre e comunque una dose di applausi. E per realizzare ciò è inevitabile che tutto deve diventare evento: abbiamo una scalinata in riva al lago? Bene, grande inaugurazione e targa con nome. Vi è una rotonda? Ottimo, grande cerimonia con stampa e foto. Sono stati puliti gli argini del Tresa? Straordinario, solite foto e titolone sui giornali. Un semaforo davanti ai Vigili del fuoco? A breve sicuramente vi sarà un evento con discorsi, fotografie e apposizione di targa ricordo. La normalità per Pellicini diventa evento su cui costruire la campagna elettorale. È la gente? I suoi problemi? La manutenzione cittadina? La sicurezza? Le frazioni? Il futuro di giovani e meno giovani? Insomma: la quotidianità? Evidentemente un dettaglio, irrilevante se di poca immagine.
Quando manca una visione strategica d’insieme, non si danno indicazioni precise agli uffici e si vivacchia d’espedienti mass mediatici, si arriva all’appuntamento elettorale con l’affanno, con la necessità di fare un po’ di scena per occupare spazio sulla stampa e far credere di aver fatto chissà cosa. Non riteniamo sia la maniera corretta di operare ma soprattutto non lo credono i luinesi. Non meravigliamoci se poi si rischiano figuracce come è accaduto nel caso delle segnalazioni fatte alla stampa sulla pista ciclabile. Una buona amministrazione deve stare sul pezzo, con una guida solida che sappia impartire indicazioni.
Così si sta dalla parte del cittadino. Dico all’amico Pellicini che non basta un sorriso, una pacca sulla spalla e la foto sul giornale per convincere il prossimo che si sta lavorando per farlo stare meglio. La gente ti giudica e se non ti dai da fare se ne ricorda. Questa è la principale ragione per cui gli esponenti dell’amministrazione Pellicini, più rappresentativi in termini di consenso, hanno deciso di non rinnovare la fiducia al Sindaco. Quando non si ascoltano i suggerimenti e non si raccolgono i segnali, che sono poi quelli che arrivano dalla piazza, si certifica l’esaurimento dell’azione amministrativa e non si può che prenderne atto.
Per tali ragioni, come già evidenziato in altre occasioni, abbiamo deciso di proporci alla guida della città con un progetto civico fatto di donne e uomini della società fortemente motivati ed uniti nella volontà di servire il prossimo e garantire benessere alla collettività. Questo è sicuramente il metodo più serio in una dimensione urbana. Caro Pellicini a noi interessa la sostanza: i luinesi non sono ingenui!
Giuseppe Taldone