Panzeri: "La forza di un sindaco è ricevere le persone ovunque"
Luca Panzeri dopo oltre 20 anni di carriera politico-amministrativo non si presenterà alle prossime elezioni amministrative: «La mia presenza è troppo ingombrante e non voglio prendere posizione sulla scelta del mio successore». Panzeri è infatti sindaco di Origgio da 10 anni e si trova di fronte a una competizione elettorale che vedrà contrapposti, tra vari candidati, l’ex primo cittadino Mario Ceriani (scelto dalla Lega Nord, partito a cui appartiene anche Panzeri) e il suo “collega” vicesindaco uscente Evasio Renicoli (che sarà presente con una lista civica).
Chi voterà?
«È già da 25 anni che sono in comune coprendo diversi incarichi: consigliere, assessore, vicesindaco e sindaco – spiega Panzeri -. In politica, anche se ho solo 50 anni, non si basa la giovinezza sull’età, quindi ho deciso di lasciare spazio ad altri. In questo momento sono un po’ dibattuto, non voglio scegliere e non dico a chi andrà il mio voto. Gli origgesi hanno sempre scelto il meglio, sapranno farlo anche questa volta».
Dopo 10 anni da sindaco, cosa lascia?
«Mi auguro di aver lasciato un buon ricordo, magari non a tutti, ma spero di aver dato tanto al paese, oltre agli anni della mia giovinezza. In tanti mi chiedono perché non mi candidi: è solo il rispetto della legge e non voglio mettermi in lista perché il mio sarebbe troppo ingombrante».
Quali sono le sfide che dovrà ora affrontare il paese?
«Nonostante Origgio sia un comune ben gestito, il problema principale sarà quello che hanno tutti i comuni italiani, ovvero la gestione delle risorse economiche. I tagli negli anni sono stati tanti e ci siamo sempre arrangiati. Siamo entrati entrati nei top10 dei comuni virtuosi d’Italia: il comune è ben gestito e non lascia problemi alla prossima amministrazione. I problemi li crea lo Stato purtroppo. La vera sfida sarà mantenere alto il livello dei servizi».
Allora qual è il problema maggiore che ha dovuto affrontare ultimamente?
«Origgio non ha mai avuto problemi di occupazione. Cosa che invece si sta verificando in questi anni. Quasi tutte le persone che sto ricevendo hanno questo tipo di problema».
Quale il consiglio che vorrebbe dare al suo successore, chiunque esso sia?
«Quello che ho imparato in tanti anni di vita amministrativa è di essere sempre vicino alla gente, alle persone, non solo dentro il municipio, ma anche fuori, per strada, in paese. Io non ricevo quasi nessuno nel mio ufficio, ma dove c’è bisogno».
Adesso cosa farà?
«Di cose ne posso fare tante. Escludo comunque di avere incarichi politici a breve. Ho appena intrapreso una nuova attività commerciale, ma non lascerò la politica, è una passione che ho nel sangue».