Giacon: “Garantisco continuità alla politica del fare”
Graziella Giacon, sindaco uscente del comune di Laveno Mombello, è nata a Spirano (BG) nel 1952, pensionata, residente in Laveno Mombello, coniugata con 2 figli e 1 nipote.
Si candida a Laveno per il secondo mandato col la lista “Centrodestra e indipendenti”
Quali sono le sue precedenti esperienze amministrative?
«Sono militante nella Lega Nord dall’89, ho fatto il consigliere nel consorzio di depurazione, nelle farmacie comunali, all’asilo nido con la giunta Trezzi, ho fatto 5 anni l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica con la presidenza Reguzzoni, il Presidente dell’Agenzia Formativa provinciale per 2 anni, dal 2010 sono stata eletta sindaco del Comune di Laveno Mombello con una coalizione di Centrodestra, ora anche Vicepresidente di Comunità Montana”
Perché ha deciso di candidarsi?
«Perché so di aver fatto tanto e bene per il mio paese, e perché ho ancora tanti progetti che hanno bisogno di più tempo per essere realizzati e portati a compimento. La nostra amministrazione ha saputo portare a termine più del 90% del programma elettorale. E ha saputo fare molto di più. Ne testimoniano i più di 8 milioni investiti per il paese; dalla nuova Palestra, alle due pensiline presso le elementari Scotti e a due nuove mense scolastiche, alla pista ciclabile, alla bonifica della discarica ex Ceramica Verbano, alla copertura dei campi da tennis, all’ampliamento del chiosco di Cerro e l’ammodernamento del MIDEC. Poi gli interventi di pulizia e sistemazione dei torrenti Riale, Boesio, Riazzolo, la rivalutazione della Torbiera, il nuovo ostello della gioventù, la ristrutturazione del lungolago, la copertura del centro anziani a Mombello, il nuovo campo di calcio in materiale sintetico. Per non dimenticare i più di 950.000 € investiti nel sociale e nel sostengo ad asili e oratori. Abbiamo approvato il nuovo PGT, strumento urbanistico più snello e flessibile che ha ridotto in maniera drastica il consumo di suolo che la precedente amministrazione di Centrosinistra aveva previsto mediante adozione del PGT, da noi poi revocato: siamo riusciti a recuperare quasi 83.000 mq di suolo edificabile, di cui quasi 64.000 di aree a parco pubblico che il Centrosinistra voleva far edificare da operatori poi falliti (guarda caso!).
Insomma in un momento di grave crisi, mentre lo Stato taglia abbiamo saputo veramente fare il bene e gli interessi dei cittadini senza mettere in difficoltà i conti e senza aumentare le tasse».
In che modo ha scelto i componenti della sua lista?
«Molti sono la riconferma di consiglieri uscenti, le new-entry invece sono state selezionate fra giovani rappresentanti del mondo del lavoro e della cultura, persone disponibili ad accettare la sfida elettorale e mettersi in discussione per il bene del paese».
Quali sono le priorità della città?
«Molti progetti sono ancora nel cassetto, altri li abbiamo già iniziati. Mi sembra importante ricordare il lavoro svolto da “agenda 21” nel campo del turismo e del risparmio energetico: il nostro Comune è vincitore con altre 3 comuni di un bando specifico fatto con altri 4 comuni e noi ne siamo capofila per dotare gli edifici pubblici di nuovi impianti fotovoltaici. L’importo è considerevole, circa 2.800.000,00€, e consentirà alle casse comunali un vero risparmio di consumi. Mi compiaccio nel vedere che le altre liste hanno nel proprio programma la realizzazione di quanto noi abbiamo già fatto.
Due priorità, comunque: revisione dello statuto comunale, e qualità nei servizi, al fine di ottenere dagli uffici comunali più competenza e affidabilità».
Indichi le prime tre decisioni che prenderà una volta vinte le elezioni
«Una volontà è senz’altro quella di risolvere le problematiche degli sfollati a seguito degli eventi calamitosi dello scorso novembre, ma anche della famiglia che ha purtroppo subito la conseguenze peggiori con due vittime. Le aree sono sotto sequestro e faremo tutto il possibile anche se la magistratura deve fare i suo passi e noi non possiamo prevaricarla.
Poi, impostare un bilancio previsionale congruo, che tenga conto delle reali difficoltà economiche imposte delle rigide norme sul patto di stabilità. Si dovranno rivedere appalti, investimenti, servizi. Sarà il momento più difficile ma abbiamo la cognizione di come risolvere queste problematiche.
Terzo: dividere il compimento delle opere pubbliche che abbiamo iniziato e che daranno veramente lustro al nostro Comune, non da meno riprendere i colloqui con Regione Lombardia per risolvere il problema dei passaggi a livello e della nuova linea ferroviaria Alptransit.
Anche per noi le strade sono la priorità assoluta: contiamo di rivedere le asfaltature con l’aumento degli oneri di urbanizzazione, confidando in una ripresa economica e dell’edilizia»
Come vede la città fra cinque anni?
«Abbiamo creduto nel nuovo PGT e nelle proposte contenute nello stesso, proposte per lo più arrivate dai privati. Se solo il 50% di quanto previsto riuscisse a decollare, il nostro Comune vedrebbe senz’altro una nuova vitalità ed un nuovo sviluppo. Se però a livello governativo persisterà questa politica di austerità e congiuntura, sperare in nuovi investitori sarà molto difficile. Gli operatori hanno bisogno di certezze, libertà di movimento, libertà di agire e di fare investimenti, ma soprattutto hanno bisogno , per investire in Italia, la certezza che l’imposizione fiscale sia in linea con quella degli altri paesi europei, se no gli investimenti li andranno a fare all’esterno. Se non siamo capaci di attirare investitori come si può pensare ad uno sviluppo reale del tessuto lavorativo?
Speriamo quindi fra 5 anni di vedere un comune sviluppatosi sul tema turistico e ricettivo, e nella viabilità, come sviluppatosi secondo le previsioni del nuovo PGT»
Che opinione ha della campagna elettorale?
«Risente del clima di austerità e di congiuntura esistente, la mancanza poi di media locali che riescano ad amplificare i dibattiti ed i temi politici, rende il tutto un po’ ovattato, poco sentito. Questa tornata vede ben 4 liste in competizione: una vera di centrodestra (la nostra) appoggiata dai principali partiti (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e UDC), una di destra ma che si dissociata dalla “destra storica”, una civica con esponenti del centrodestra dissociati; una del centrosinistra con rappresentati del centrodestra esodati! Insomma la chiarezza non è l’elemento forte delle altre liste. Noi almeno siamo coerenti e non portiamo in inganno i nostri elettori».
Un suo motto, una frase per convincere gli elettori:
«Siamo la politica del fare e non del parlare, i fatti sono stati la nostra forza e lo abbiamo dimostrato senza se e senza ma».