Taldone propone una commissione comunale sui frontalieri
“La lettura dei quotidiani del 19 maggio mi ha convinto ancor di più di quanto sia indispensabile avere una commissione speciale in comune per trattare sul futuro dei frontalieri. Stanno cambiando le leggi internazionali ed a soccombere devono sempre essere quelli in fondo alla catena, i lavoratori italiani che vengono giudicati al pari di topi che rubano il lavoro come fosse formaggio o come merce di scambio per accordi che danneggiano l’economia dei comuni e i lavoratori stessi.
Leggere che c’è discriminazione tra italiani e ticinesi, che ai nostri frontalieri sarebbe decurtata una parte di stipendio maggiore rispetto agli stessi lavoratori ticinesi di uguali mansioni, è semplicemente assurdo. I sindacati fanno il loro lavori nelle aziende ma anche i comuni, le amministrazioni cittadine devono vigilare, devono essere in attento ascolto di quanto avviene in Svizzera, essere di aiuto e conforto per questi nostri connazionali.
Per questo annuncio che nel nostro programma elettorale è previsto uno sportello continuo presso il comune, con personale che conosce le tematiche transfrontaliere, che ha rapporti con il Ticino, con le realtà sindacali ma anche con quelle industriali ed artigianali. Sarebbe stupido infatti non riconoscere che il momento che si vive è drammatico, di crisi generalizzata, ma farsi la guerra tra vicini non ha senso, danneggia entrambi.
I rapporti con la Svizzera, con le autorità svizzere è fondamentale, lo ricordiamo a coloro che da questa parte sostengono i partiti che sono poi gli stessi che in Svizzera vessano, insultano ed inaspriscono i toni ed il confronto tanto da aizzare dibattiti che hanno il solo scopo di allontanare e licenziare i frontalieri. Uno sportello attivo dal lunedì al sabato, dedicato ai nostri, con un numero telefonico apposito e con la creazione di una rete di rapporti utili per affrontare anche con i ticinesi le questioni che si possono affrontare almeno a livelli intermedi, senza il coinvolgimento degli Stati: questo è quello che faremo e lo diciamo ad una cittadina che ha sempre vissuto con questi lavoratori, a cui deve molto, a cominciare dal commercio, ed a cui ora bisogna dare indietro molto. La Grande Luino è tale perché considera queste persone come una risorsa e non solo economica. Se saremo eletti, una delle prime cose che faremo è organizzare subito un incontro con i sindacati svizzeri per capire lo stato delle cose, per avere un quadro completo per poi muoverci con le nostre risorse, perché Luino non può rimanere sul posto dopo aver appreso quanto sta avvenendo in questi giorni in tante aziende ticinesi ai danni delle nostre famiglie”.
Giuseppe Taldone, candidato sindaco de “La Grande Luino”